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Al posto di blocco “Vado a medicare un amico ferito da uno squalo”. Denunciato

Di Valeria Virone

Quello degli Italiani è un popolo di Santi, Navigatori e… Artisti della menzogna.

Sempre più assurde e fantasiose le scuse che molti nostri connazionali forniscono alle forze dell’ordine ed ai militari impegnati nei numerosi posto di blocco presenti sul territorio nazionale per far rispettare il decreto #ioRestoACasa promulgato dal governo Conte.

Accade così che una pattuglia della polizia ha raccolto una dichiarazione tanto incredibile, quanto falsa fornita da un 37enne originario di Cesena.

I poliziotti delle volanti di Piacenza, una volta fermato l’uomo, interrogato sul motivo del suo viaggio ed appurato che non avesse alcuna qualifica medica e/o infermieristica, si sono sentiti rispondere che stava andando a curare un amico.
Peccato che il cesenate si sia lasciato andare alla fantasia ed abbia fornito alla pattuglia un racconto degno di un B-movie o di una puntata del National Geographic: correva al capezzale dell’amico, la cui gamba era stata ferita dal morso di uno squalo.

Inutile dire che sia stato denunciato.

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