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Coronavirus: assaliti i market nella notte dopo l’annuncio del premier

“Io resto a casa” questo il messaggio del premier Conte durante la conferenza stampa a porte chiuse nella tarda serata di lunedì 9 marzo; non solo una regola, ma uno slogan, un consiglio, una preghiera rivolta a tutti gli italiani. Messaggio che segue e rafforza l’emanazione del nuovo decreto contro l’emergenza coronavirus che estende la zona rossa a tutto il territorio italiano, a cui sono seguite delle corse notturne ai supermercati aperti h24 in tutta Italia.  

Lunghe file a Roma e Napoli con la gente che è in coda fuori con i carrelli attendendo il turno per entrare. Al Todis di via Tuscolana a Roma poco dopo la mezzanotte si entrava scaglionati: commessi controllavano il flusso, concedono ingressi poco per volta, imponendo la distanza di sicurezza alle casse e i guanti al reparto ortofrutta. Stessa cosa al Carrefour h24 a Garbatella. 

File pure a Napoli sempre nei market aperti tutti la notte, in fila anche tre noti calciatori della squadra di casa: Fernando Llorente, Jose Callejon e il portiere David Ospina. Sui social si rincorrono le immagini e i video della gente accalcata, con i carrelli pieni in uscita e scorte da calamità; molti i commenti contrari: «C’è il virus non la carestia». E soprattutto l’invito unanime «a restare a casa». Situazioni analoghe si verificano anche nei supermercato di Torino e Palermo. Scene analoghe pure in Liguria e Abruzzo. La Coldiretti, a più voci dalle varie regioni, tranquillizza « i rifornimenti alimentari sono garantiti in ogni mercato e supermercato, quindi sono da evitare inutili accaparramenti che favoriscono solo le speculazioni».

Scritto da Beatrice Pozzi

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