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Korea del nord vieta sesso fra adolescenti, Kim dichiara “è sovversivo”

Pyongyang, 2 giugno 2020 – La Corea del Nord ha sancito per legge il divieto per gli adolescenti di praticare rapporti sessuali, dichiarati dal regime “atti sovversivi”. Secondo il sito Asianews il governo ritiene il fenomeno come il “risultato della decadente influenza capitalistica”, visto che l’educazione sessuale è vietata nelle scuole della nazione, il che obbliga i teenagers nordcoreani a conoscere la sessualità solo attraverso la pornografia importata di contrabbando dall’occidente

Le conseguenze sono una del tutto assente conoscenza dei meccanismi riproduttivi umani, tanto che alle ragazze viene insegnato in famiglia che basta tenersi per mano per restare incinte, e l’aumento dei rischi di trasmissione delle malattie veneree, vista la mancata informazione nelle scuole circa i metodi per prevenirle. Anche insegnanti e genitori che non vigilano sugli adolescenti, rendendosi pertanto complici essi stessi, rischiano condanne esemplari.
Kim Jong-un, leader del Comitato centrale del Partito dei lavoratori, che detiene il potere assoluto del Paese fin dalla fine della Seconda guerra mondiale, ha ordinato alla sua Organizzazione giovanile di ispezionare le scuole e prevenire eventuali violazioni anche mediante il controllo degli smartphone degli studenti.

Tuttavia il pericolo, in una società così conservatrice e dalla politica così proibizionista, è che la nuova proibitiva campagna, possa solo accentuare il problema, invece che attenuarlo.

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