Insulti sessisti contro un’arbitra: “Vai a fare gli gnocchi, non capisci un c***o”

Durante una partita di calcio giovanile svoltasi il 23 febbraio 2025 presso il campo Achillea Talenti a Roma, si è verificato un episodio di sessismo nei confronti di una giovane arbitra di 16 anni. Un genitore di un giocatore della squadra Grifone Gialloverde ha avviato una diretta su YouTube per commentare la partita, ma i suoi interventi si sono trasformati in una serie di insulti sessisti rivolti all’arbitra. Frasi come “Ma questa è un’arbitra femmina?”, “Perché non vai a fare gli gnocchi?” e “Non capisce un c…, è donna” sono state pronunciate durante la telecronaca, suscitando ilarità tra alcuni presenti.
Alessandro Natali, 54 anni, padre di uno dei giocatori dell’Achillea e presente sugli spalti, inizialmente ha assistito in silenzio a questi commenti. Tuttavia, non riuscendo più a tollerare tali espressioni discriminatorie, ha deciso di intervenire, richiamando l’attenzione sull’inaccettabilità di quel linguaggio. Natali ha dichiarato: “Non mi sono tenuto, gli ho detto chiaramente che quel linguaggio era inaccettabile. Dopo ha smesso, ha fatto una telecronaca evitando di usare termini e parole sessisti nei confronti della ragazza.”
Questo episodio mette in luce come, nonostante i progressi nella lotta contro le discriminazioni di genere, persistano atteggiamenti sessisti nel mondo dello sport, anche a livello giovanile. La presenza di una giovane donna in ruoli tradizionalmente maschili, come quello dell’arbitro, dovrebbe essere accolta positivamente e incoraggiata, rappresentando un segnale di inclusività e progresso.
L’intervento di Alessandro Natali invece rappresenta un gesto significativo nella promozione di un ambiente sportivo più sano e rispettoso. È auspicabile che tali comportamenti vengano sempre più riconosciuti e valorizzati, affinché episodi di sessismo e discriminazione diventino sempre più rari nel contesto sportivo e nella società in generale.